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Siete tutti in ferie? Giusto. In attesa di un vostro contributo ho cercato di risolvere qualche problema. Allora ad un certo punto la stampante a cominciato a dare i numeri ossia a deformare tutto. Mi ha preso il panico. Poi osservando attentamente c'erano due cose che hanno attratto la mia attenzione, una è che sull'asse y mentre la cinghia andava avanti e in dietro il pezzo di acrilico del telaio si deformava paurosamente ed era andato fuori squadro in seguito alle sollecitazioni. I test venivano fortemente deformati. Questa stampante con il suo telaio in acrilico non è certo il massimo in fatto di robustezza e stabilità. Attenti a non stringere le viti più di tanto l'acrilico si spacca con una facilità incredibile. Dovevo fare qualcosa. Non potendo fare pezzi di rinforzo con la stampante fuori uso ho pensato di farli in legno. I vecchio cario legno, credo che per certe cose il legno sia insuperabile. Allora ho realizzato dei rinforzi sia nella parte anteriore che posteriore, e credetemi ora non si ha la minima flessione. Già che c'ero ho tagliato una base di multistrato da 30 mm 50 x 50 cm e ci ho fissato la base con quattro blocchi che serrano le barre filettate. Bè adesso l'asse y sta apposto. I risultati si sono visti subito. I pezzi sono tornati ad essere regolari. Ora dovrò pensare ai tendi cinghia. il fatto che non ci sia gioco contribuisce a ridurre le imperfezioni. Poi dovrò pensare a rendere rigide le due fiancate verticali ecc eccc.

Altro problema che sto cercando di risolvere è quello di proteggere il filo dal deterioramento. Sembra che PLA , ABS ed Nylon siano più o meno igroscopici e per evitare che ogni volta si debba togliere il filo per conservarlo in recipienti ermetici con bustine di silicongel ho pensato ad una soluzione. Sembra che il Pla quando lasciato all'aria diventi, assorbendo umidità, molto fragile spezzandosi in tanti frammenti. L'unico materiale esente da questo problema è il Petg,. Materiale molto interessante sembra che abbia una resistenza meccanica superiore all'Abs ma che si stampi con la stessa facilità del Pla. Allora l'idea è racchiudere il rocchetto dentro un contenitore ermetico supportato da un cavalletto che gli permette di ruotare con facilità, l'asse è montato su cuscinetti a sfera, Il filo fuoriesce dal contenitore tramite un passacavo a tenuta. Attraverso un tubicino di teflon raggiunge l'estrusore. Dentro il contenitore si possono mettere delle bustine di silicongel che tralaltro una volta esaurito si può rigenerare mettendolo per 5 minuti in microonde.
Per ora accontentatevi delle prime foto. Le altre seguiranno. Nell'occasione sono andato su thingverse per scaricare i pezzi necessari in particolare le due manopole con cuscinetti per serrare il rocchetto ed il passacavo ma purtroppo li ho dovuti ridisegnare al cad perchè troppo grandi e non sarebbero entrati nel contenitore che avevo comperato. Se la cosa vi dovesse interessare vi posso postare sia i link dove ho acquistato il materiale e gli Stl per stampare i pezzi modificati. Se volete anche i file cad (Solidworks) se volete magari modificarli.

Un'altro passetto avanti nella realizzazione della drybox. Aggiunto il passafilo a tenuta ridisegnato rispetto a quello di thingverse in quanto di dimensioni non compatibili con il contenitore stagno. Aggiunto una cavità per un dado ed una piastrina per permettere un migliore ancoraggio del connettore. Ora rimane da fare un fissaggio del tubo di teflon alla tetsta estrusore.

Eccolo adesso il tubo di teflon che serve a proteggere il filo dall'umidità ed è notoriamente auto lubrificante è montato e collaudato funziona perfettamente.

Ora la regolazione del piatto è molto più agevole grazie alle manopole sotto il carrello. Mettere e togliere il vetro è un attimo e la superficie è ora completamente sgombra.
Come notate un pezzo dell'insieme l'ho realizzato in legno, vi chiederete perché?
Il pla non ha molta resistenza al calore e visto che siamo a contatto con il piatto caldo si ammorbidisce e tende facilmente a deformarsi. Allora ho pensato di realizzare il pezzo centrale, quello più sollecitato, in legno, ho scelto legno di ciliegio legno piuttosto duro, il legno al contrario del pla non si deforma al calore e funge da isolante termico per le altre parti. Staremo a vedere se il materiale tiene. Altrimenti bisognerà pensare all'abs o nylon o come ultima spiaggia l'alluminio (sarà dura realizzare alcuni pezzi forse con la fusione!). Ciao alla prossima.