Ciao Giuseppe, Franco, Massimo, Cosimo,mi fa piacere sapere che ci siete, e spuntate da ... dietro le quinte, non sono molto produttivo per svariati motivi, tra
questi il disordine. Ho un laboratorio, che nel tempo si è un po' intasato.
Non butto niente, non riesco a vendere per motivi ... affettivi ciò che ho rinnovato, compro, recupero, e lo spazio finisce. Ho intasato anche il box dove posteggio l'auto.
Sotto quest'aspetto sono una frana, peggio del gas, riempio tutti gli spazi vuoti.
Ho anche chiesto ad un paio di condomini se mi vendono le loro cantine, senza successo. Per cui in questo periodo sono in uno stato contemplativo con qualche oggetto in mano, in semitrance, pensando :" che ci faccio, dove lo metto, lo butto ?" per chi mi conosce sa che è un loop molto molto doloroso.
Dopo queste poche righe di sfogo rispondiamo a Massimo e Cosimo.
@Massimo: Il carrello è stabile, la bombola(ora 1, prossimamente saranno 2) e il compressorino abbassano il baricentro e stabilizzano "la torre", avrai notato che sono sistemate lateralmente e non come nella maggioranza dei carrelli dietro alle saldatrici. Nella seconda foto puoi notare un piedino estraibile di sicurezza che svitato mantiene fermo il carrello.
Certamente che in condizioni estreme il rischio di ribaltarlo c'è, valutando i vantaggi e gli svantaggi della soluzione ho accettato di porre un briciolo d'attenzione in più nella movimentazione.
@Cosimo: Ti racconto la storia, disponevo di 2 saldatrici, una ad elettrodo e una a filo ambedue della Telwin. Quella ad elettrodo, una delle prime ad inverter, una bomba, abituato a quelle a trasformatore con quella ad inverter sembrava di saldare con una saldatrice trifase, leggera, utilizzabile appesa ad una spalla su una scala.
Quella a filo invece era a trasformatore, pur saldando bene la regolazione della corrente non era finemente modulabile e ciò si riperquoteva sulle saldature di lamiere sottili. Per chi mi legge da parecchio tempo sa che passo un periodo sabbatico sui monti e spesso e volentieri ho la necessità di saldare ad elettrodo, fino ad ora traslocavo la saldatrice ad elettrodo tra la montagna e la città e... sempre per chi mi conosce sa che sono pigro.
Per evitare la transumanza delle saldatrici decisi di acquistare una saldatrice multifunzione per il mio laboratorio cittadino, lasciare la saldatrice ad elettrodo in montagna e cedere la Telwin a filo ad un amico.
Ho avuto modo di provare la Helvi 185, è un prodotto italiano che spero non faccia la fine di Ceriani, in rete ho trovato chi organizzava un gruppo di acquisto per questa saldatrice e ne sono soddisfatto.
E' una saldatrice sinergica fatta per chi non vuole difficoltà, si può selezionare il tipo di gas, il diametro del filo e lo spessore dell'elemento da saldare e automaticamente si setta sui parametri di corrente e velocità adatti a quel tipo di saldatura.
Per le prove di saldatura le ho fatte ma non le ho documentate, posso dirti che ho saldato 2 lamiere affiancate da 2.5 mm e la penetrazione della saldatura era pressochè uguale da ambo i lati delle lamiere.
ciao a tutti
mario
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