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Ciao gimi302, prima di risponderti volevo dirti che questo è un forum pubblico e che sarebbe gradita una tua presentazione alla comunità nella apposita sezione del forum.
Ho visto che hai anche mandato questo stesso messaggio come commento all'articolo sul sito. Se cercavi una risposta diretta ed immediata potevi anche solo mandarmi un email.
In ogni caso magari qui potrebbe intervenire anche qualche altro collega, quindi bene così.
Il progetto si può certamente "scalare" per ottenere una corrente/potenza maggiore. Tuttavia tieni conto che quell'alternatore è stato pensato più che altro per fini modellistici e di sperimentazione. Ci sono configurazioni, specialmente dei magneti, che consentono di ottenere un flusso magnetico maggiore dal lato utile con conseguente maggior produzionedi energia elettrica. Ciò non toglie che la configurazione che ho scelto io per questo modello è molto semplice e si presta appunto a molteplici variazioni.
Le spire per bobina sono anch'esse oggetto di sperimentazione, perchè dipende anche dalla sezione del conduttore in relazione alla corrente che circola.
Come ultima cosa tieni presente come base sempre la famosa legge di Lenz in cui in una equazione differenziale si stabilisce che "e = - df/dt" in cui "df/dt" è la derivata del flusso rispetto al tempo, e purtroppo il "-" indica che la corrente circolante nella bobina crea un campo magnetico che si oppone al movimento, e le equazioni di Maxwell sul magnetismo.

Ciao.
Rick.

Dimensionare un alternatore (o dinamo a dir si voglia) non è cosa semplice. Oltre alle leggi che regolamentano i campi elettromagnetici ci sono quelle squisitamente pratiche che passano attraverso i materiali (perdite nel rame e nel ferro) nonchè la parte meccanica (cuscinetti ed alberi).
Detto ciò tutte le macchine elettriche sono reversibili: i motori assorbono energia elettrica e la convertono in meccanica con un certo rendimento ma se diamo loro energia meccanica la convertono in energia elettrica con rendimento diverso.
Una soluzione semplice è quella di prendere un alternatore da auto (o da camion) e fare in modo che la velocità del vento (o dell'acqua) lo faccia girare. L'energia convertita alimenterà un inverter che la porta a 220V AC.
Sembra semplice a dirsi ma non è così semplice a farsi. Avevo dei libri (con copertina rossa di energie alternative) che spiegavano in modo semplice come fare ma non so dove siano finiti.
Se t'interessano posso cercarli ma sarà poi dura trovarli, è roba di 40 anni fa.

Ciao Lucio